Bonfire Night

REMEMBER, REMEMBER THE FIFTH OF NOVEMBER. STORIA DI UNA FESTIVITA’ IN CUI CHI CI CAPISCE QUALCOSA E’ BRAVO.

guy fawkes day

Un anno fa domani vi scrivevo che questa storia dei fuochi d’artificio del cinque novembre in Gran Bretagna è una roba complicata da sfasciarcisi la testa. Ve lo dicevo il 7 novembre perché sò sempre in ritardo (da buona romana, o gallese…). Metti che ‘sto post non l’avevi letto e però sei interessato, ecco qua tutto ciò che devi sapere sulla festività del cinque novembre, Guy Fawkes e i falò. Poi, se ci capisci qualcosa, dimmelo anche a me che invece sto a zero proprio.

Dagli archivi del blog, post del 7 novembre 2014:

Due giorni fa qui a Cardiff si è celebrata una festa inesistente in Italia, la Bonfire Night, in cui a partire dalle 5 del pomeriggio si sparano fuochi d’artificio che manco a Capodanno e in campagna si fanno i falò. E’ una festa strana, dal significato ambiguo e sovrapposta culturalmente al Guy Fawkes Day. Siccome da noi non c’è ho chiesto qualche informazione ai britannici nei giorni scorsi e la mia indagine ha avuto le seguenti risposte.

Io: Cos’è esattamente che si festeggia il 5 di novembre?

Britannico 1: Si fanno i fuochi d’artificio (ok…)

Britannico 2: C’era Guy Fawkes che ha attentato alla vita del re dando fuoco al Parlamento! (mmh, quindi i fuochi e i falò derivano dall’incendio al Parlamento e noi celebriamo la ribellione del popolo schiacciato dal potere! Viva il proletariato!)

Britannico 3: C’era Guy Fawkes che ha fatto esplodere il Parlamento, ma poi è stato arrestato e il re è stato salvato (ah, quindi l’incendio del Parlamento è male, brutto, cattivo, puah…e noi perché lo celebriamo con i fuochi e i falò??)

Britannico 4: C’era Guy Fawkes che VOLEVA far esplodere il Parlamento, ma lo hanno arrestato prima e hanno salvato il re, poi Guy Fawkes è stato messo al rogo (aaah, quindi Guy Fawkes è il cattivo, viva il re, e noi celebriamo il fatto che è morto sul rogo con i fuochi e i falò – oddio, che cosa macabra…)

Britannico 5: Sì, è questo attacco al Parlamento, ma nella mia famiglia siamo cattolici e non festeggiamo perché nell’incendio del Parlamento Guy Fawkes ha ammazzato 14 cattolici e allora noi per rispetto ai nostri morti non festeggiamo (ma c’è stato o no, ‘sto benedettissimo incendio?? Non si capisce. Ma allora tu sottintendi che la festa celebri la ribellione di Guy Fawkes. Quindi LUI è il buono! Viva il proletariato!)

Britannico 6: Sì, volevano far esplodere il Parlamento, ma poi Guy Fawkes, che era cattolico (scoop!), è stato impiccato e allora noi, che siamo cattolici, per rispetto al nostro martire, non festeggiamo (quindi è una festa contro i ribelli cattolici e pro Parlamento e re. E i fuochi per che sono se non c’è stato l’incendio e Guy Fawkes non è morto sul rogo?)

Britannico 7: E’ la festa della filastrocca! Remember, remember, the fifth of November, Gunpowder Treason and Plot, I don’t see no reason why Gunpowder Treason should ever be forgot! (Ah, quindi questo complotto va ricordato! Perché avevano ragione o perché avevano torto?)

Poiché la faccenda continuava a risultarmi fumosa e le versioni si continuavano a moltiplicare, lasciandomi subodorare che neppure i britannici avessero idea di cosa realmente stessero festeggiando…, mi sono documentata online. I fatti pare si siano svolti così. Re James I aveva iniziato il suo mandato con grandi promesse di pace e tolleranza verso tutte le espressioni religiose del suo regno (le maggiori delle quali erano cattolicesimo e protestantesimo), anche perché sua moglie aveva dichiarato di voler restare cattolica tutta la vita. Però, per chissà quale motivo, forse aveva mangiato dei peperoni andati a male o la famosa moglie cattolica gli aveva detto che aveva un brutto naso e che non l’avrebbe baciato più, chissà, questi sono i problemi sepolti nella storia, nel febbraio 1604 a James I gli piglia il matto, dichiara pubblicamente la sua avversione per la religione cattolica e pubblica un bando in cui impone ai cattolici di convertirsi o andarsene in brevissimo tempo. A questo punto alcuni esponenti della comunità cattolica, fra cui Guy Fawkes, si sentono un po’ scossi dalla faccenda e decidono di provocare l’attenzione internazionale sulla situazione cattolica in Gran Bretagna facendo esplodere il Parlamento, mandando a gambe all’aria il governo di re James. La congiura delle polveri avrebbe dovuto aver luogo il 5 novembre, ma in realtà Guy Fawkes (che aveva in casa tutti i barili di polvere da sparo necessari all’attentato – mia nonna diceva sempre di imparare a dividere con gli altri che a far da soli si fa poco e male!) fu arrestato il 4 novembre e l’attentato semplicemente non ci fu (quindi niente immagini del Parlamento in fiamme, niente 14 cattolici ammazzati dai congiurati, niente re cotto, niente di niente). Guy Fawkes e alcuni dei suoi compagni furono arrestati, torturati e alla fine, dopo diversi giorni (quindi il 5 di novembre in realtà l’unica cosa che c’è effettivamente stata è l’IDEA dell’attentato) furono impiccati, squartati e decapitati (che per quanto sia una morte abbastanza schifosa non è sul rogo, quindi non si capisce il PERCHE’ dei fuochi).

Conclusioni:

Nel fatto storico non c’è fuoco, non c’è il 5 novembre se non in teoria e non è morto nessuno se non i congiurati. Guy Fawkes era cattolico e protestava per i diritti dei cattolici. Di fatto la festa celebra la loro morte e lo sventato attentato al Parlamento e al re. La filastrocca che citava il Britannico 7 finisce così: “holloa boys, holloa boys, let the bells ring, holloa boys, holloa boys, God save the King”. Mi pare chiaro alla luce di tutto ciò che è una festa anti-cattolicesimo, ma in realtà probabilmente la definirei meglio come pro-istituzioni (qui l’istituzione è forte per tradizione. Marx ha ancora molto da lavorare). Il fatto che sia possibile che l’istituzione prenda delle decisioni che non sono le migliori per tutti non è contemplato. Viva il re. Comunque mi pare anche chiaro che la festa ha acquistato una valenza assolutamente varia e ambigua: ognuno la festeggia per motivi suoi e convinzioni casuali più o meno legate al fatto storico. Di base si fanno i fuochi e, a parte qualche cattolico, tutti son contenti. Ma la domanda rimane: perché i fuochi??? Ci sarà stata una qualche festa celtica del fuoco negli stessi giorni…altrimenti non si spiega.

Remember, remember, the fifth of November. Guy Fawkes Night, storia di una festa in cui non si sa cosa si festeggia.

guy fawkes day

Due giorni fa qui a Cardiff si è celebrata una festa inesistente in Italia, la Bonfire Night, in cui a partire dalle 5 del pomeriggio si sparano fuochi d’artificio che manco a Capodanno e in campagna si fanno i falò. E’ una festa strana, dal significato ambiguo e sovrapposta culturalmente al Guy Fawkes Day. Siccome da noi non c’è ho chiesto qualche informazione ai britannici nei giorni scorsi e la mia indagine ha avuto le seguenti risposte.

Io: Cos’è esattamente che si festeggia il 5 di novembre?

Britannico 1: Si fanno i fuochi d’artificio (ok…)

Britannico 2: C’era Guy Fawkes che ha attentato alla vita del re dando fuoco al Parlamento! (mmh, quindi i fuochi e i falò derivano dall’incendio al Parlamento e noi celebriamo la ribellione del popolo schiacciato dal potere! Viva il proletariato!)

Britannico 3: C’era Guy Fawkes che ha fatto esplodere il Parlamento, ma poi è stato arrestato e il re è stato salvato (ah, quindi l’incendio del Parlamento è male, brutto, cattivo, puah…e noi perché lo celebriamo con i fuochi e i falò??)

Britannico 4: C’era Guy Fawkes che VOLEVA far esplodere il Parlamento, ma lo hanno arrestato prima e hanno salvato il re, poi Guy Fawkes è stato messo al rogo (aaah, quindi Guy Fawkes è il cattivo, viva il re, e noi celebriamo il fatto che è morto sul rogo con i fuochi e i falò – oddio, che cosa macabra…)

Britannico 5: Sì, è questo attacco al Parlamento, ma nella mia famiglia siamo cattolici e non festeggiamo perché nell’incendio del Parlamento Guy Fawkes ha ammazzato 14 cattolici e allora noi per rispetto ai nostri morti non festeggiamo (ma c’è stato o no, ‘sto benedettissimo incendio?? Non si capisce. Ma allora tu sottintendi che la festa celebri la ribellione di Guy Fawkes. Quindi LUI è il buono! Viva il proletariato!)

Britannico 6: Sì, volevano far esplodere il Parlamento, ma poi Guy Fawkes, che era cattolico (scoop!), è stato impiccato e allora noi, che siamo cattolici, per rispetto al nostro martire, non festeggiamo (quindi è una festa contro i ribelli cattolici e pro Parlamento e re. E i fuochi per che sono se non c’è stato l’incendio e Guy Fawkes non è morto sul rogo?)

Britannico 7: E’ la festa della filastrocca! Remember, remember, the fifth of November, Gunpowder Treason and Plot, I don’t see no reason why Gunpowder Treason should ever be forgot! (Ah, quindi questo complotto va ricordato! Perché avevano ragione o perché avevano torto?)

Poiché la faccenda continuava a risultarmi fumosa e le versioni si continuavano a moltiplicare, lasciandomi subodorare che neppure i britannici avessero idea di cosa realmente stessero festeggiando…, mi sono documentata online. I fatti pare si siano svolti così. Re James I aveva iniziato il suo mandato con grandi promesse di pace e tolleranza verso tutte le espressioni religiose del suo regno (le maggiori delle quali erano cattolicesimo e protestantesimo), anche perché sua moglie aveva dichiarato di voler restare cattolica tutta la vita. Però, per chissà quale motivo, forse aveva mangiato dei peperoni andati a male o la famosa moglie cattolica gli aveva detto che aveva un brutto naso e che non l’avrebbe baciato più, chissà, questi sono i problemi sepolti nella storia, nel febbraio 1604 a James I gli piglia il matto, dichiara pubblicamente la sua avversione per la religione cattolica e pubblica un bando in cui impone ai cattolici di convertirsi o andarsene in brevissimo tempo. A questo punto alcuni esponenti della comunità cattolica, fra cui Guy Fawkes, si sentono un po’ scossi dalla faccenda e decidono di provocare l’attenzione internazionale sulla situazione cattolica in Gran Bretagna facendo esplodere il Parlamento, mandando a gambe all’aria il governo di re James. La congiura delle polveri avrebbe dovuto aver luogo il 5 novembre, ma in realtà Guy Fawkes (che aveva in casa tutti i barili di polvere da sparo necessari all’attentato – mia nonna diceva sempre di imparare a dividere con gli altri che a far da soli si fa poco e male!) fu arrestato il 4 novembre e l’attentato semplicemente non ci fu (quindi niente immagini del Parlamento in fiamme, niente 14 cattolici ammazzati dai congiurati, niente re cotto, niente di niente). Guy Fawkes e alcuni dei suoi compagni furono arrestati, torturati e alla fine, dopo diversi giorni (quindi il 5 di novembre in realtà l’unica cosa che c’è effettivamente stata è l’IDEA dell’attentato) furono impiccati, squartati e decapitati (che per quanto sia una morte abbastanza schifosa non è sul rogo, quindi non si capisce il PERCHE’ dei fuochi).

Conclusioni:

Nel fatto storico non c’è fuoco, non c’è il 5 novembre se non in teoria e non è morto nessuno se non i congiurati. Guy Fawkes era cattolico e protestava per i diritti dei cattolici. Di fatto la festa celebra la loro morte e lo sventato attentato al Parlamento e al re. La filastrocca che citava il Britannico 7 finisce così: “holloa boys, holloa boys, let the bells ring, holloa boys, holloa boys, God save the King”. Mi pare chiaro alla luce di tutto ciò che è una festa anti-cattolicesimo, ma in realtà probabilmente la definirei meglio come pro-istituzioni (qui l’istituzione è forte per tradizione. Marx ha ancora molto da lavorare). Il fatto che sia possibile che l’istituzione prenda delle decisioni che non sono le migliori per tutti non è contemplato. Viva il re. Comunque mi pare anche chiaro che la festa ha acquistato una valenza assolutamente varia e ambigua: ognuno la festeggia per motivi suoi e convinzioni casuali più o meno legate al fatto storico. Di base si fanno i fuochi e, a parte qualche cattolico, tutti son contenti. Ma la domanda rimane: perché i fuochi??? Ci sarà stata una qualche festa celtica del fuoco negli stessi giorni…altrimenti non si spiega.